Per salvare e rilanciare l’Università
Settimana nazionale (dal 18 al 23 novembre)
di mobilitazione e discussione in tutti gli Atenei
A lezione discussione con gli studenti
Gli Organi di Ateneo si pronuncino
Cliccare qui per leggere/scaricare il documento di
ADI, ADU, ANDU, ARTeD, CIPUR, CISL-Università, CNRU, CNU, COBAS-Pubblico Impiego, CoNPAss, CSA-CISAL Università, FLC-CGIL, LINK, RETE29Aprile, SNALS-Docenti, SUN-Universitas News, UDU, UGL-INTESA FP, UIL RUA
Perché ci ricordiamo solo ora di questo disastro? Dove era la maggior parte di professori e ricercatori quando pochi di noi, con conseguenze molto nefaste sul piano personale, cercarono di lottare contro la legge gelmini? Cercarono senza alcun successo di coinvolgere gli organi accademici e con un po’ più di successo cercarono di coinvolgere gli studenti. All’inizio sembrò che ci si stesse risvegliando, ma poi i nostri, diciamo, dirigenti ci dissero che non si poteva bloccare l’inizio dell’anno accademico, per riguardo nei confronti di studenti e famiglie. Ecco oggi il risultato: siamo tutti contro tutti (e non basta questo pur condivisibile proclama a invertire la tendenza, specialmente con l’inganno delle abilitazioni ancora in funzione), studenti e famiglie non dispongono che di una istituzione decurtata e dequalificata, ma ciò che è più grave è il segnale mandato alla classe politica – corrotta, ignorante e delinquente. Un segnale di resa completa, e di sottomissione vigliacca: ciascuno infatti pensa di avvantaggiarsi del danno altrui. Come si cambiano, ora, le cose? Vorrei che l’ANDU mi rispondesse. Con affetto. Ermenegildo Caccese