Medicina: 3 test (ma anche 6) al posto di 1, dopo un semestre di 2 mesi per espellere oltre 75.000 studenti

  • ATTACCO ALLA LIBERTA’ DELL’INSEGNAMENTO UNIVERSITARIO
  • TRE TEST (MA ANCHE SEI) AL POSTO DI UNO
  • DECIMAZIONE DOPO SEI MESI PER OLTRE 75.000 STUDENTI

1. Gravissimo e incostituzionale attacco alla libertà dell’insegnamento

2. Tre test (ma anche sei) al posto di uno, con maggiori costi e molti più ricorsi

3. Studenti come cavie con la complicità di quasi tutti i partiti

4. Una modalità di selezione destinata anch’essa al fallimento come in Francia

5. Meglio il sorteggio al posto della lotteria dei test

Dopo il primo Decreto Legislativo per l’applicazione del ‘nuovo’ numero chiuso a medicina (v. nota), con il secondo decreto si sta stabilendo che gli esami di profitto (in realtà dei ‘normali’ test) dei tre insegnamenti previsti si svolgeranno nella stessa data e contemporaneamente in tutte le università in cui è attivo il “semestre filtro”.

Ciascuna prova d’esame si svolgerà attraverso un ‘classico’ test che potrà essere ripetuto dopo circa 15 giorni (secondo appello).

Sulla base dei punteggi ricevuti si formerà una graduatoria nazionale per l’attribuzione dei previsti circa 20.000 posti (per gli oltre 75.000 iscritti) per proseguire nel corso di laurea in Medicina. Il semestre filtro potrà essere ripetuto per altre due volte.

NOTA. Sul primo decreto v. il documento Al Senato ancora pasticci sul numero chiuso a Medicina.

1. Gravissimo e incostituzionale attacco alla libertà dell’insegnamento

La sostituzione dell’esame svolto dal docente che ha tenuto il corso, con un impersonale unico esame-test nazionale rappresenta una gravissima e incostituzionale novità che lede l’autonomia didattica (robotizzazione dell’insegnamento universitario).

2. Tre test (ma anche sei) al posto di uno, con maggiori costi e molti più ricorsi

Dopo un semestre di due mesi scatterà lo sbarramento del numero chiuso che impedirà a oltre 55 mila studenti di continuare gli studi di Medicina. A questo vero e proprio massacro uno studente si potrà sottoporre per tre volte (tre anni), perfino un anno in più che in Francia.

Si doveva abolire l’attuale “immondo” test e invece se ne vogliono introdurre tre che possono diventare sei.

Si doveva farla finita con l’industria della preparazione ai test e invece la si rende di gran lunga più florida (preparazione prima dell’ingresso, sostegno allo studio delle tre materie, preparazione ai tre, ma anche sei, test-esame).

Si doveva impedire i ricorsi amministrativi e invece se ne avranno molto di più e molto più facili.

3. Studenti come cavie con la complicità di quasi tutti i partiti

I giovani da troppi anni sono utilizzati come cavie, sottoponendoli a fantasiose e sempre disastrose modalità di ingresso a medicina: per tanti anni si è avuto un solo test variamente ‘calibrato’, poi 4 test negli ultimi due anni delle superiori, poi di nuovo un solo test e ora il “semestre filtro” con ancora tanti test.

Quest’ultima modalità di selezione, che si ispira all’esperienza francese, sarà di gran lunga la più disastrosa per il circa ’80% degli studenti che si saranno sottoposti a un inutile e pesantissimo impegno di studio, con enormi costi per le famiglie che si potranno permettere di ‘supportare’ gli studi dei propri figli.

Tutto questo avverrà grazie al supino consenso dato da tutti i partiti, eccetto AVS, che hanno accettato la selezione alla francese (v. il documento Numero chiuso. Baratro Bernini e non opposizione PD e M5S).

4. Una modalità di selezione destinata anch’essa al fallimento come in Francia

In Parlamento, durante tutto l’iter che ha portato all’introduzione del “semestre filtro”, nessuno ha mai speso una sola parola sulle drammatiche conseguenze che l’analoga modalità di selezione ha prodotto e produce nella stessa Francia dove quel sistema è fortemente criticato per avere prodotto danni formativi e psicologici enormi agli oltre 80% degli iscritti che sono stati ogni anno espulsi con la ghigliottina del numero chiuso.

In Francia quel modello, si ripete, è stato definito un «massacro generazionale», una «macelleria didattica», una «catastrofe», un «calvario», un «inferno», una «fossa dei leoni», una «follia».

E nel settembre del 2019 lo stesso Emmanuel Macron lo ha definito «obsoleto», «ingiusto», «inefficace» (Le Monde).

5. Meglio il sorteggio al posto della lotteria dei test

L’ANDU, inascoltata, ha più volte chiesto di evitare lo scempio del numero chiuso alla francese e ha avanzato dettagliate proposte alternative per superare gradualmente il numero chiuso.

         Uno dei tanti appelli è stato quello rivolto al Senato con un documento inviato alla Commissione in vista dell’Audizione del 23 gennaio 2024.

In quel contributo si sono trattati i seguenti punti:

1. Perché il numero chiuso va abolito

2. Il sorteggio meglio della lotteria dei test

3. Il numero chiuso simil-francese: un «massacro generazionale»

Per leggere l’intero testo del documento presente nel sito del Senato cliccare qui.

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Laura
Laura
3 giorni fa

Tutto giustissimo, ma leggendo l’articolo sembra che il problema sia solo medicina quando sono coinvolte anche odontoiatria e medicina veterinaria; quest’ultima con l’ulteriore problema di vedersi cancellati insegnamenti da sempre fondamentali come zoologia.