Valore legale: audizione al Senato

7 giugno 2011

             Audizione presso la Commissione Istruzione del Senato

- Testo del Documento di ADU, ANDU, CISAL-Docenti universitari, CISL-Università, CNRU, CNU, CoNPAss, FLC-CGIL, LINK, RETE29Aprile, SNALS-Università, SUN, UDU, UGL-Università, UILPA-UR e USB-Pubblico impiego, letto e consegnato.

- Resoconto sommario ufficiale dell’Audizione al Senato (poi cliccare su “procedure informative”).

- Audio integrale dell’Audizione.

- Articolo su Corriere.Univ.it.

- v. anche Messaggio ANDU del 3 giugno 2011 “Abolire il valore dei titoli per abolire tutto”.

                                                                                    Le Organizzazioni dell’Università si riuniranno a Roma il 16 giugno 2011.

4 comments for “Valore legale: audizione al Senato

  1. 8 giugno 2011 at 15:29

    Trovo il documento davvero vergognoso. Continuare a mantenere il valore legale del titolo di studio impedisce, di fatto, lo svilupparsi della competizione fra università, e l’equiparazione dei peggiori laureati ai migliori, visto che come è arcinoto i voti non valgono ugualmente in tutta Italia.
    L’intento antiselettivo e scioccamente egualizzante di questa strategia è reso evidente, del resto, dal punto 3: il mantenimento del valore legale del titolo per non «incrementare le diseguaglianze» ecc.
    L’atteggiamento conservatore e impermeabile ad ogni tentativo di cambiamento finirà per squalificare del tutto l’università di Stato, insieme a chi ci lavora e anche a chi ci insegna. Bel lavoro.

  2. maria adele teti
    30 novembre 2011 at 18:10

    volete togliere valore legale ai titoli di studio per distruggere completamente l’università di stato e promuovere una società razzista e selettiva alla nascita.
    invece di migliorare la qualità dell’università nel suo complesso promuovendo una maggiore capacità di ricerca e di studio attraverso le nuove tecnologie competitive a livello globale, si porta avanti un progetto di sfascio totale della società, improntata ad agevolare lA NUOVA CLASSE DIRIGENTE, partorita dal ventre molle dell’attuale classe politica e dirigenziale. Ci avviamo verso un nuovo medioevo razzista e selettivo dove il futuro degli individui sarà deciso già dalla nascita. Sarà possibile per qualcuno che non fa parte di questa loby accedere ai livelli alti della docenza e alle strutture di ricerca? credo proprio di no, se non riuscirà ad espatriare. Un modello oggi in uso nelle pubbliche amministrazioni dove i posti dirigenziali e vengono riservati, in barba alle competenze specifiche, a priori ai figli e “cugini” dei vari potentati locali.

  3. Ammonitore
    23 gennaio 2012 at 13:22

    L’abolizione del valore legale del titolo di studio NON aumenta la meritocrazia, semplicemente allontana dal mondo del lavoro qualificato quegli studenti pur meritevoli che non hanno avuto i mezzi per studiare nelle università più prestigiose, università che saranno poi quelle più costose e meglio finanziate poichè più prone agli interessi privati.

  4. ALESSANDRO
    25 gennaio 2012 at 21:58

    Si vuole legalizzare l’illegalità e liberalizzare l’illiberalità: è il mercato delle libere volpi in libero pollaio: la vita che vorrebbero prometterci è corta, senza pensione e piena di guano, è come la scala di questo pollaio, totem del dio denaro!

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