Autonomia universitaria e Confindustria

      L’articolo “Nasce il club dei 19 Atenei d’élite: ‘Più risorse e premi ai migliori’”, pubblicato sul Corriere della Sera del 16 marzo 2008, dà notizia della riunione degli “atenei d’élite” tenutasi a Bologna il 15 marzo 2008 (nota 1). Nell’articolo, tra l’altro, si legge:

     “Gianfelice Rocca, vice-presidente per l’education di Confindustria e UNICO relatore ‘esterno’ (la parola esterno è virgolettata nell’articolo, ndr), concorda (con il Rettore di Bologna, ndr): ‘La Crui è stata un luogo di immobilismo, abbiamo bisogno di locomotive che trainino’. Al nuovo governo chiede un ‘segnale': 3-400 milioni, da attribuire ‘secondo i criteri buoni’. Il mondo industriale ‘farà il suo mestiere: ricercare, innovare, andare nel mondo. Così saremo buoni partner per gli atenei’. I ‘migliori’, s’intende.”

     Sul ruolo della CRUI l’ANDU ha ribadito la propria posizione anche recentemente (v. il documento “I 13 Atenei di serie A e la CRUI”, nota 2). Sul “ricercare” e “innovare” del mondo industriale italiano c’è poco da dire perché c’è troppo poco, nonostante gli ingenti fondi pubblici elargiti alla “ricerca industriale”. Nel marzo del 2006, durante la precedente campagna elettorale, era stata la Confindustria, sempre attraverso il suo vice-presidente Gianfelice Rocca, a chiedere di distinguere gli ‘atenei eccellenti’ da tutti gli altri.

     Allora, sempre il Corriere della Sera, riferendo di una Conferenza stampa della Confindustria tenutasi il 22 marzo 2006, scrisse:” Eppure, secondo gli imprenditori, nel nostro Paese almeno quindici atenei hanno le potenzialità per scalare rapidamente le classifiche. ‘Il Politecnico di Milano – spiega ancora Rocca – deve essere messo in condizione di competere con i migliori atenei europei. Non ha molto senso che segua le stesse regole di un ateneo che non può competere a livello internazionale’” (nota 3). Nel settembre 2006 lo stesso Gianfelice Rocca, vice-presidente della Confindustria, ha dichiarato che le Università “devono diventare intraprese culturali, rette da un consiglio di amministrazione. I rettori devono diventare figure professionali sofisticatissime capaci di guidarle nella competizione” (v. l’intervista “Rocca: pochi fondi all’Università, non si tocchi il Mit italiano” sul Corriere della Sera del 24 settembre 2006). E sempre Gianfelice Rocca, vice-presidente della Confindustria, riferendosi all’IIT di Genova (“il Mit italiano”), di cui è consigliere, aveva affermato: “ci siamo dati una governance di tipo anglosassone e stiamo già ottenendo i primi risultati”. E avvertiva che se fosse venuta meno la continuità dell’attività dell’IIT ci sarebbe stata “la chiusura definitiva della possibilità di portare eccellenze in Italia, un crollo di credibilità della classe dirigente di fronte a tutta la comunità internazionale. Sarebbe un delitto.”

     Insomma, secondo Rocca, chiudere l’IIT, lo “scatolone vuoto” voluto dall’ex-ministro Tremonti e al quale sono stati destinati fondi pari a quanto riceve TUTTA l’Università, sarebbe equivalso ad una catastrofe per l’Italia intera! La Confindustria da tempo ‘lavora’ per l”aziendalizzazione’ degli “atenei eccellenti”, puntando sulla “sofisticatissima” figura del rettore-manager-padrone e proponendo come modello quella “trainante locomotiva” che è il ‘suo’ MIT all’italiana: tanto denaro pubblico elargito dallo Stato “secondo i criteri buoni”, naturalmente. Le intenzioni espresse dalla Confindustria nel settembre 2006 sono state allora riportate e commentate dall’ANDU nel documento “Mussi sull’Università”, che conteneva in calce il testo dell’articolo “Mussi: ‘L’università? E’ un bordello’” dell’Unità del 20 settembre 2006 (nota 4).

     Quel ‘vecchio’ documento dell’ANDU iniziava con: “Fabio Mussi, attuale ministro dell’UR, ha fatto proprie molte delle posizioni della lobby accademica trasversale che da anni porta avanti il progetto di pseudo-americanizzazione dell’Università italiana” e riportava le posizioni fino ad allora assunte dal Ministro.
Da allora le posizioni e i comportamenti del Ministro e degli altri Responsabili politici del suo Ministero sono sempre peggiorati, ‘imbordellando’ l’Università come mai nessuno era riuscito a fare prima.

     L’ultimo ‘capolavoro’ è stato il blocco dei concorsi a ricercatore. Ancora oggi il Ministro e i suoi corresponsabili politico-ministeriali non hanno ritenuto di dover chiarire pubblicamente la loro posizione e il proprio ruolo relativamente a tale blocco. Blocco deciso dalla Camera che ha approvato l’emendamento presentato da alcuni Deputati del PD (Ghizzoni, Rusconi, Benzoni, Froner, Colasio, De Biasi, Volpini, Tocci, Tessitore, Giulietti, Villari), invece di accogliere l’emendamento proposto dall’ANDU che avrebbe consentito il bando dei concorsi a ricercatore (cofinanziati e no) fino alla pubblicazione sulla G.U. del nuovo Regolamento (nota 5). Su questa questione invitiamo a leggere l’articolo di Anna Maria Sersale “Università, bloccate le assunzioni dei ricercatori”, pubblicato sul Messaggero del 17 marzo 2008. Per il testo dell’articolo: http://www.stampa.cnr.it/RassegnaStampa/08-03/080317/HHFCA.tif

     L’attuale Ministro, che non ha voluto interloquire con quanti avanzano puntuali, precise e organiche proposte nell’interesse dell’Università statale, preferendo le ‘apparizioni’ in Tv e sui giornali, è riuscito a battere tutti i suoi predecessori sul piano dei comportamenti non democratici nei confronti delle Organizzazioni della docenza che non ha voluto nemmeno incontrare.

17 marzo 2008

- Nota 1. Per leggere l’articolo “Nasce il club dei 19 Atenei d’elite: ‘Piu’ risorse e premi ai migliori’” sul Corriere della Sera del 16.3.08:
http://www.stampa.cnr.it/RassegnaStampa/08-03/080316/HH62C.tif
– Nota 2. Per leggere il documento dell’ANDU “I 13 Atenei di serie A e la CRUI” del 10.3.08:
http://www.bur.it/sezioni/sez_andu.php 12 marzo 2008 oppure
http://www.orizzontescuola.it/orizzonte/article18443.html oppure
http://unimoreinform.blogspot.com/2008/03/andu-i-13-atenei-di-serie-e-la-crui.html
– Nota 3. V. il documento dell’ANDU “L’università degli imprenditori – I DS e la Confindustria – I 15 atenei eccellenti”, del 24.3.06:
http://www.bur.it/sezioni/sez_andu_118.php
– Nota 4. Per leggere il documento dell’ANDU “Mussi sull’Università” del 25.9.06:
http://www.bur.it/sezioni/andu_archivio_2006.php 26 settembre 2006
– Nota 5. V. il documento dell’ANDU “Bloccati i concorsi a ricercatore” del21.2.08:
http://www.orizzontescuola.it/orizzonte/article18247.html
oppure
http://unimoreinform.blogspot.com/2008/02/andu-bloccati-i-concorsiricercatore.html

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