1. DL 180 AL SENATO
Il 18 novembre 2008 si e’ svolta l’audizione sul Decreto-Legge 180/2008 presso la Commissione Istruzione del Senato. ADI, ANDU, APU, CISL-Universita’, FLC-Cgil, CNRU e UILPA-UR si sono presentati insieme all’audizione (v. nota 1) e hanno consegnato il documento unitario “Un programma per l’Universita'” (nota 2). E’ stato presentato anche il documento che segue relativo al DL 180.Alla fine dell’Audizione da parte dei Componenti della Commissione c’e’ stato un solo intervento, quello della senatrice Mariapia Garavaglia, ministro dell’Universita’ del governo ombra del PD. L’UNICA cosa che la Senatrice ha detto, dopo le articolate richieste unitarie riguardanti le sorti dell’Universita’ e i numerosi interventi succedutisi, e’ stata: “Come mai nessuno ha posto la questione della doppia idoneita’?”. Il Ministro ombra del PD sembra non condividere la richiesta unitaria di NON operare alcun intervento sulle regole dei concorsi gia’ banditi, cambiando opinione rispetto a quanto, assieme a Luciano Modica, responsabile nazionale
Universita’ del PD, aveva scritto al ‘ministro’ Francesco Giavazzi sul Corriere della Sera del 5 novembre 2008: “modificare frettolosamente i bandi di concorso gia’ emanati dai rettori secondo la legge vigente, e con i termini scaduti, per recepire nuove regole di formazione delle commissioni farebbe correre il rischio di un enorme contenzioso difficile da dirimere”. Subito dopo l’audizione, nella Commissione Istruzione e’ iniziata la discussione sul DL 180. Per il resoconto della seduta cliccare: http://www.senato.it/japp/bgt/ showdoc/frame.jsp?tipodoc=SommC omm&leg=16&id=320281
Documento unitario letto e consegnato alla Commissione Istruzione del
Senato:
“Osservazioni sul decreto 180
Non difendiamo lo status quo.
Difendiamo il ruolo dell’Universita’, ruolo di promozione sociale della cultura e dell’innovazione e ci basiamo su tre valori fondanti:
. la natura pubblica del sistema universitario e, quindi, riteniamo inaccettabile la trasformazione di queste in fondazioni di diritto privato;
. il ruolo sociale del sistema universitario;
. la natura cooperativa e partecipata del sistema universitario. Chiediamo che vengano eliminati i tagli ai finanziamenti previsti dalla 133. Il testo del nuovo decreto, cosi’ come e’ scritto, rischia addirittura di aumentare tali tagli perche’ non ci sono i tempi per potere distribuire il 7% legato alla valutazione. Ma cio’ che e’ fondamentale e’ aumentare i finanziamenti di quanto e’ necessario per il funzionamento basale dei singoli atenei. Gli sprechi vanno ridotti, ma non uccidendo le universita’ e chi ci lavora e ci
studia. A tale finanziamento si deve aggiungere quello dipendente dalla
valutazione. Chiediamo l’eliminazione del blocco del turnover per tutte le universita’ e per tutto il personale, compreso quello tecnico e amministrativo. Con i tagli previsti dalla 133 moltissime universita’ andranno ben presto oltre il 90% col rischio di non potere svolgere neppure i concorsi per ricercatori previsti dal reclutamento straordinario e per il quale i fondi sono gia’ stanziati. Chiediamo che le risorse derivanti dallo sblocco del turnover siano utilizzate solo per personale di ruolo. Chiediamo che non si intervenga sui concorsi gia’ banditi e non si impedisca il loro svolgimento. Chiediamo che siano banditi in tempi rapidi concorsi per ricercatori di ruolo, sia quelli previsti dal reclutamento straordinario, sia un numero ulteriore consistente per far funzionare la didattica e la ricerca degli
atenei, tenendo conto dell’altissimo numero di personale precario gia’
formato che opera nelle universita’. Prendiamo atto dell’aumento dei fondi per gli studenti, ma tale aumento non e’ assolutamente sufficiente sia perche’ non tiene conto dei tagli operati ai fondi delle regioni, sia perche’ sicuramente per la parte di alloggi e residenze la somma destinata e’ troppo esigua, sia perche’ si tratta di un intervento solo per il 2009.”
2. IL MOVIMENTO SU RICERCA, FORMAZIONE E LAVORO
Invitiamo tutti a leggere attentamente le interessanti posizioni e richieste del movimento universitario, elaborate e approvate nell’Assemblea nazionale del 15-16 novembre 2008, per quanto riguarda ricerca, valutazione, precariato, dottorato, reclutamento e docenza. Per leggere il documento “Ricerca, Formazione e Lavoro” cliccare:
http://ateneinrivolta.org/files/DOCUMENTO_WS_RICERCA.pdf
3. Il ‘MINISTRO’ GIAVAZZI ORA VUOLE ABOLIRE I CONCORSI
Francesco Giavazzi, professore di economia alla Bocconi con diritto di ‘accesso’ alla prima pagina del Corriere della Sera, come tutti sanno, ha ‘preteso’ e ottenuto il Decreto-Legge 180 che modifica le regole dei concorsi gia’ banditi. Ieri Francesco Giavazzi e’ ritornato sull’argomento nel sito www.lavoce.info (nota 3). Nel suo nuovo intervento Giavazzi, tra l’altro, scrive:
“Le modifiche introdotte dal Dl 180 vanno prese per quello che sono: un tentativo, strettamente una tantum, di sparigliare giochi gia’ fatti prima ancora che i posti venissero deliberati dalle facolta’ e i candidati facessero domanda. Certo, sarebbe stato meglio, e anche piu’ equo, riaprire i bandi, permettere ad altri candidati di partecipare, eliminare l’ignominia delle doppie idoneita’ (v. l’intervento della senatrice Garavaglia su riportato, ndr). In un paese in cui l’ultima parola l’hanno i
Tar e’ molto probabile che si sarebbe creato un contenzioso infinito.” E conclude: “Bene: io penso che con questo Dl abbiamo fatto passi da gigante verso la FINE DEI CONCORSI (la sottolineatura e’ nel testo, ndr), anche grazie alla pioggia di critiche che lo ha accompagnato.” Siamo ancora in attesa di sapere da Giavazzi perche’ SOLO ORA, dopo trent’anni di concorsi a ricercatore e dopo dieci anni di concorsi a ordinario e ad associato, vuole ad ogni costo “sparigliare giochi gia’
fatti”. Ritorniamo a chiedergli: cosa e’ (o gli e’) successo ora di nuovo? Naturalmente ognuno e’ libero di esprimersi, anche ‘a ruota libera’, su tutto, compresi i concorsi universitari. Quello che non e’ accettabile e’ che le opinioni ‘bizzarre’ di una sola persona, anche se insegna economia alla Bocconi e puo’ ‘accedere’ alla prima pagina del Corriere, siano tradotte in Legge, anzi in Decreto-Legge, e probabilmente anche in modifiche del provvedimento. E tutto questo mentre Governi e Parlamenti non hanno mai preso in alcuna considerazione le richieste, sensate e utili all’interesse generale dell’Universita’ e del Paese, avanzate dalle rappresentanze di tutte le componenti (docenti, precari, tecno-amministrativi, studenti) e dai movimenti universitari.
19 novembre 2008
- Nota 1. “Al Presidente della Commissione Istruzione del Senato e, p.c., agli altri Componenti della Commissione
Egregio Presidente,
premesso che apprezziamo molto la sensibilita’ da Lei mostrata nel prevedere ‘in tempo reale’ un’audizione presso la Sua Commissione sui contenuti dell’importante Decreto-Legge n. 180, Le chiediamo che le sottoscritte Organizzazioni e Associazioni universitarie, convocate per domani, siano ascoltate insieme, tenendo anche conto che insieme hanno recentemente elaborato “Un programma per l’Universita'”, che qui sotto alleghiamo. Facciamo anche presente che ADI, ADU e APU, che hanno sottoscritto lo stesso “Programma”, vorrebbero essere ascoltati insieme a noi. Sicuri della Sua disponibilita’, Le inviamo i piu’ distinti saluti. ANDU, CISL-Universita’, FLC-Cgil, CNRU, UILPA-UR”
- Nota. 2. Per leggere il “Programma per l’Universita'” cliccare:
http://www.orizzontescuola.it/orizzonte/article20914.html
- Nota 3. Per leggere l’intervento di Francesco Giavazzi “L’inizio della fine dei concorsi” su Lavoce.info, cliccare:
http://www.lavoce.info/articoli/pagina1000758.html