Il cantiere di Mussi

03 dicembre 2007 – ANDU

Riportiamo un intervento di Valeria Militello dell’Universita’ di Palermo:

“Nel mettere insieme le lamentele di vari colleghi con quelle mie, che continuamente mi ronzano fastidiosamente nell’orecchio, mi sono fermata a fare una considerazione. Nel “cantiere” di Mussi a cosa si sta lavorando? Esiste davvero un cantiere? Ma chi sono coloro che ci lavorano, o fanno finta di lavorarci? Domande che mi pongo da mesi e mesi.

Un ministro dovrebbe avere persone competenti che conoscono le realta’ a cui lavorano. Invece leggiamo soltanto interviste con titoli e slogan, articoli propagandistici, propositi piu’ o meno buoni, ma poi, nulla di concreto, nemmeno qualcosa da contestare. Parla da piu’ di un anno di urgenze che oramai sono in ritardo. E’ incredibile!

Si dice che stiano lavorando:

1) sulla governance: mandato unico per i rettori a sei anni con conferma dopo il primo triennio, snellimento delle funzioni delle facolta`, CdA al massimo di 7 persone con meta` (3/4) esterni e con funzioni distinte da quelle del Senato (anch’esso rinnovato). Ma tutto cio’ viene fuori sempre dai giornali;

2) sulla legge sullo stato giuridico della docenza universitaria: ancora pero’ non si capisce su quali basi;

3) sul regolamento dei concorsi a ricercatore e quello per la costituzione dell’ANVUR: sono girate diverse bozze, discusse, criticate ed in parte emendate dalle associazioni della docenza, e che fine hanno fatto?:

4) sul nuovo regolamento del dottorato di ricerca, sull’organizzazione degli Atenei: belle parole, ma pochi fatti;

5) sul monitoraggio dei risultati della riforma della didattica: ma dove sono i primi dati?;

6) sull’adeguamento degli stipendi.

E potrei continuare mettendo insieme tutti i proclami pubblici del ministro a cui non c’e’ stato nemmeno un seguito. E, nel frattempo, ritardo su ritardo, continuano a peggiorare le condizioni generali del sistema Universita’ con insufficienti finanziamenti, con mancanza di prospettive per i giovani e per i docenti che vedono bloccata la loro carriera. Situazione di stallo (come ben affermato dall’ANDU) che potrebbe diventare intollerabile e con tendenza all’irreversibilita’.

Come si puo’ lavorare bene con questo clima, con la totale mancanza di stimoli a migliorarci, con questa continua sensazione del tirare a campare? Se fino ad ora abbiamo tirato avanti, adesso percepiamo chiaramente quella sensazione di provvisorieta’ che alla lunga stanca e porta alla rassegnazione.

Quindi, cerchiamo di reagire, sollecitiamo tutti coloro che hanno la possibilita’ di farsi avanti col ministro ma soprattutto con gli “operai del suddetto cantiere”. Ci vogliono urgenti riforme, se no saremo noi a trasformarci.

Valeria Militello”

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