LE DIMISSIONI DI ASOR ROSA DALLA COMMISSIONE CULTURA DELLA CRUI

Nel sito dell’Osservatorio della Ricerca (OsR) è riportata la lettera con la quale Alberto Asor Rosa ha comunicato al Presidente della CRUI le proprie dimissioni dalla Commissione Cultura della CRUI stessa (nota 1).

La Commissione, costituita anche da Bettini, Eco, Figà Talamanca, Galli Della Loggia, Panebianco e Schiavone, aveva elaborato un documento sulla governance nazionale e locale delle Università e sull’istituzione del ruolo degli ordinari eccellenti, recentemente pubblicato sul Foglio (nota 2). Di questo documento Asor Rosa non condivide “parti sostanziali, anzi decisive, alcune delle quali, a quanto mi consta, mai discusse in Commissione.” Asor Rosa, inoltre, si rammarica di non avere potuto “continuare la discussione tra noi” e ritiene “che si sia prodotta una forzatura, il cui senso politico non può essere altro, mi pare, che la volontà di intrecciare un dialogo con l’attuale governo e con l’attuale maggioranza.”

Nel commentare la lettera di dimissioni, l’OsR afferma che “purtroppo sembra oggi essere diventata prassi diffusa quella di costituire Commissioni (o anche Associazioni) che producono documenti, ampiamente pubblicizzati a mezzo stampa, che però non sono stati discussi collegialmente dalla Commissione. Non è forse necessario sottolineare il valore e, dato il Paese nel quale viviamo, il coraggio della scelta culturale del prof. Asor Rosa, figura ‘anomala’ in mezzo a una relativamente consistente multitudine di nostri ‘intellettuali’ e ‘maestri di pensiero’, pronti a sostenere scelte e progetti di demolizione della cultura, per calcolo o per vocazione alla piaggeria.”
In un articolo sull’Unità del 27.4.04 alcuni componenti dell’OsR, dopo avere definito “sconcia” la proposta della Commissione Cultura della CRUI di istituire il ruolo dei superprofessori, scrivono “che i nostri intellettuali hanno antica tradizione a fare da mosche cocchiere” (nota 3). Le critiche dell’OsR sono molto dure, ma sembra che non colgano il nodo centrale della questione che non è rappresentato dalla mancanza di collegialità della discussione all’interno di Commissioni e Associazioni, ma dal significato e dal ruolo LOBBISTICO di esse. Queste Commissioni e Associazioni, infatti, sono costituite per aggregare poteri forti accademici, politici e mediatici TRASVERSALI. E di questo tipo di “aggregazioni” bisognerebbe avere il coraggio di non fare parte fin dall’inizio e non di lasciarle solo quando si constata la scarsa discussione al loro interno.

A finalità lobbistiche risponde la costituzione della Commissione Cultura,
formata da professori-opinionisti esterni alla CRUI, come se tra i Rettori non ci fossero persone in grado di elaborare proposte sui temi della governance e dello stato giuridico. E queste stesse finalità lobbistiche ha l’associazione TreeLLLe, costituita da direttori di giornali, parlamentari-professori, ex ministri, ex sottosegretari-ministri, attuali ministri, futuri ministri, ‘maestri di pensiero’, presidenti della CRUI (nota 4). Ed è proprio la CRUI che la sua Commissione Cultura e la TreeLLLe vorrebbero far diventare, anche formalmente, l’unica rappresentanza politica del sistema delle Università (nota 5), attribuendo ai Rettori anche poteri immensi per la gestione degli Atenei (nota 6).

Insomma strumenti, logiche e metodi “anomali” per imporre soluzioni che
vanno nella direzione della demolizione dell’Università statale e della
cancellazione della democrazia nella rappresentanza del sistema nazionale degli Atenei e nella gestione degli stessi. Su questa anomalia istituzionale e politica quasi tutti tacciono e, comunque, nessun “grande” mezzo di informazione può/vuole ospitare idee alternative a quelle dell’accademia che conta. Una situazione da “regime accademico” che quasi tutte le forze politiche subiscono.
6 maggio 2004

= Nota 1. Il testo della lettera di dimissioni in                    http://www.osservatorio-ricerca.it/nuovo/index.php?H

= Nota 2. V. “Riforma universitaria, i rettori aprono al dialogo col
ministro Moratti”

Documento di Bettini, Eco, Figà Talamanca, Galli Della Loggia, Panebianco, Schiavone, Asor Rosa nel Foglio del 22 aprile 2004 in
http://www.unipi.it/rassegna/archivio/2004/04/24533667.pdf

= Nota 3. V. l’articolo “Cattedratici vip superstipendiati” sull’Unità del 27.4.04, in http://www.unipi.it/rassegna/archivio/2004/04/24644087.pdf

= Nota 4. La Fondazione TreeLLLe prevede di svolgere anche “attività di lobby trasparente al fine di diffondere dati e informazioni, promuovere le tesi presso i decisori pubblici a livello nazionale e regionale, i parlamentari, le forze politiche e sociali, le istituzioni educative affinché le proposte di TreeLLLe influenzino le azioni di governo e si trasformino in sperimentazioni concrete.” La TreeLLLe è un’Associazione presieduta da Umberto Agnelli di cui fanno parte, tra gli altri, Fedele Confalonieri, Luigi Abete, Sabino Cassese, Adriano De Maio, Tullio De Mauro, Giuseppe De Rita, Umberto Eco, Luciano Guerzoni, Angelo Panebianco, Sergio Romano, Umberto Veronesi, Giuliano Ferrara, Domenico Fisichella, Franco Frattini, Ezio Mauro, Luciano Modica, Andrea Ranieri, Fabio Roversi Monaco, Marcello Sorgi, Piero Tosi, Giuseppe Valditara.
In: http://www.associazionetreelle.it/

= Nota 5. V. il documento dell’ANDU “La CRUI, naturalmente!”, in
http://www.bur.it/sezioni/sez_andu.php 12 marzo 2004

= Nota 6. L’incapacità della CRUI di difendere gli interessi generali dell’Università è stata mostrata nella vicenda del DDL governativo sui docenti e nella vicenda, ancora tutta aperta, del blocco delle assunzioni e delle promozioni. Incapacità quest’ultima denunciata da vari Coordinamenti che hanno recentemente scritto: “La CRUI fino a questo momento si è dimostrata insensibile o peggio succube alla logica blocco/deroghe, magari calcolando di poterne ricavare qualche vantaggio in termini di finanziamenti.” Il testo completo del comunicato dei Coordinamenti in http://www.bur.it/2004/N_B_040096.php

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